9 giugno 68 d.C.. Muore Nerone, l’imperatore che divise Roma.

Nerone nasce a Roma il 15 dicembre 37 d.C., figlio di Agrippina Minore e pronipote di Augusto.
Il suo nome completo è Lucio Domizio Enobarbo, ma la storia lo ricorda come Nerone.
Viene adottato dall’imperatore Claudio, e a soli 17 anni sale al trono, divenendo il più giovane imperatore della storia romana.
All’inizio mostra un volto moderato e colto.
Ama la musica, la poesia e le arti, e il suo regno sembra promettere un periodo di prosperità.
Il lato oscuro del potere
Con il passare del tempo, però, Nerone rivela un animo inquieto e autoritario.
Elimina i rivali politici, tra cui la madre Agrippina, il fratellastro Britannico e la moglie Ottavia.
Il suo nome è legato a episodi di violenza e stravaganze, come i giochi circensi sfarzosi e le costruzioni monumentali.
Il più famoso è la Domus Aurea, una reggia fastosa che testimonia la sua ambizione smisurata.
Ma è soprattutto l’incendio di Roma del 64 d.C. a macchiare la sua reputazione.
Le voci dell’epoca lo accusano di aver appiccato il fuoco per ricostruire la città secondo i suoi desideri.
Un declino inesorabile
Negli ultimi anni del suo regno, perde il sostegno del Senato e dell’esercito.
Le rivolte si moltiplicano e Galba viene proclamato imperatore.
Nerone, ormai solo e abbandonato, fugge e trova rifugio in una villa alla periferia di Roma.
Il 9 giugno 68 d.C., consapevole di essere stato condannato a morte, si toglie la vita con l’aiuto di un fedele.
La sua morte segna la fine della dinastia giulio-claudia e apre le porte a un periodo di instabilità per l’Impero.
Viene sepolto nel mausoleo della famiglia Domizia, ma la sua tomba è andata perduta.
Nerone resta uno degli imperatori più controversi di Roma.
Il suo nome evoca immagini di follia, arte e tragedia.
Un simbolo eterno della grandezza e delle contraddizioni dell’Impero Romano.
Nerone nasce a Roma il 15 dicembre 37 d.C., figlio di Agrippina Minore e pronipote di Augusto.
Il suo nome completo è Lucio Domizio Enobarbo, ma la storia lo ricorda come Nerone.
Viene adottato dall’imperatore Claudio, e a soli 17 anni sale al trono, divenendo il più giovane imperatore della storia romana.
All’inizio mostra un volto moderato e colto.
Ama la musica, la poesia e le arti, e il suo regno sembra promettere un periodo di prosperità.
Il lato oscuro del potere
Con il passare del tempo, però, Nerone rivela un animo inquieto e autoritario.
Elimina i rivali politici, tra cui la madre Agrippina, il fratellastro Britannico e la moglie Ottavia.
Il suo nome è legato a episodi di violenza e stravaganze, come i giochi circensi sfarzosi e le costruzioni monumentali.
Il più famoso è la Domus Aurea, una reggia fastosa che testimonia la sua ambizione smisurata.
Ma è soprattutto l’incendio di Roma del 64 d.C. a macchiare la sua reputazione.
Le voci dell’epoca lo accusano di aver appiccato il fuoco per ricostruire la città secondo i suoi desideri.
Un declino inesorabile
Negli ultimi anni del suo regno, perde il sostegno del Senato e dell’esercito.
Le rivolte si moltiplicano e Galba viene proclamato imperatore.
Nerone, ormai solo e abbandonato, fugge e trova rifugio in una villa alla periferia di Roma.
Il 9 giugno 68 d.C., consapevole di essere stato condannato a morte, si toglie la vita con l’aiuto di un fedele.
La sua morte segna la fine della dinastia giulio-claudia e apre le porte a un periodo di instabilità per l’Impero.
Viene sepolto nel mausoleo della famiglia Domizia, ma la sua tomba è andata perduta.
Nerone resta uno degli imperatori più controversi di Roma.
Il suo nome evoca immagini di follia, arte e tragedia.
Un simbolo eterno della grandezza e delle contraddizioni dell’Impero Romano.