9 maggio 2020. Muore Little Richard, l’energia esplosiva del rock’n’roll.

Little Richard nasce il 5 dicembre 1932 a Macon, in Georgia, con il nome di Richard Wayne Penniman.
In un’America ancora divisa dalla segregazione razziale, trova nella musica una via per rompere barriere.
Negli anni Cinquanta, esplode con brani come “Tutti Frutti”, “Long Tall Sally” e “Good Golly, Miss Molly”.
La sua voce squillante, i pianoforti scatenati e lo stile provocatorio trasformano per sempre il panorama musicale.
Little Richard non canta soltanto: urla, scompone il ritmo, spinge la voce oltre il limite.
Diventa l’archetipo del rock’n’roll, ispirando leggende come Elvis Presley, The Beatles e Prince.
Un personaggio fuori dagli schemi
Oltre al talento musicale, Little Richard diventa celebre per la sua immagine sopra le righe.
Capelli cotonati, eyeliner marcato, abiti sgargianti: è uno showman completo, magnetico, inimitabile.
La sua identità fluida, vissuta in modo controverso e mai del tutto pacificato, rompe gli schemi morali del suo tempo.
In più momenti si allontana dalla musica per avvicinarsi alla religione, tornando poi alle scene con la stessa esplosività di sempre.
Negli anni Ottanta e Novanta, riceve importanti riconoscimenti per il suo contributo alla musica, tra cui l’ingresso nella Rock and Roll Hall of Fame.
Il suo impatto non si misura solo con le vendite, ma con la rivoluzione culturale che ha saputo innescare.
Little Richard e l’ultimo saluto
Little Richard muore il 9 maggio 2020 a Tullahoma, nel Tennessee, a causa di un tumore alle ossa.
Aveva 87 anni.
Riposa nel cimitero del seminario Oakwood Memorial Gardens, a Huntsville, in Alabama, dove aveva trascorso parte della sua vita da predicatore.
Little Richard è stato più di un cantante: è stato il detonatore di un’epoca, l’anima scatenata del rock.
Little Richard nasce il 5 dicembre 1932 a Macon, in Georgia, con il nome di Richard Wayne Penniman.
In un’America ancora divisa dalla segregazione razziale, trova nella musica una via per rompere barriere.
Negli anni Cinquanta, esplode con brani come “Tutti Frutti”, “Long Tall Sally” e “Good Golly, Miss Molly”.
La sua voce squillante, i pianoforti scatenati e lo stile provocatorio trasformano per sempre il panorama musicale.
Little Richard non canta soltanto: urla, scompone il ritmo, spinge la voce oltre il limite.
Diventa l’archetipo del rock’n’roll, ispirando leggende come Elvis Presley, The Beatles e Prince.
Un personaggio fuori dagli schemi
Oltre al talento musicale, Little Richard diventa celebre per la sua immagine sopra le righe.
Capelli cotonati, eyeliner marcato, abiti sgargianti: è uno showman completo, magnetico, inimitabile.
La sua identità fluida, vissuta in modo controverso e mai del tutto pacificato, rompe gli schemi morali del suo tempo.
In più momenti si allontana dalla musica per avvicinarsi alla religione, tornando poi alle scene con la stessa esplosività di sempre.
Negli anni Ottanta e Novanta, riceve importanti riconoscimenti per il suo contributo alla musica, tra cui l’ingresso nella Rock and Roll Hall of Fame.
Il suo impatto non si misura solo con le vendite, ma con la rivoluzione culturale che ha saputo innescare.
Little Richard e l’ultimo saluto
Little Richard muore il 9 maggio 2020 a Tullahoma, nel Tennessee, a causa di un tumore alle ossa.
Aveva 87 anni.
Riposa nel cimitero del seminario Oakwood Memorial Gardens, a Huntsville, in Alabama, dove aveva trascorso parte della sua vita da predicatore.
Little Richard è stato più di un cantante: è stato il detonatore di un’epoca, l’anima scatenata del rock.