Addio a Mario Carbone, fotografo del reale e testimone della Lucania di Levi.

Mario Carbone, morto all’età di 101 anni, è stato una delle figure più significative dell’arte fotografica del secondo Novecento.
Fotografo, regista, documentarista, Carbone ha raccontato con il suo obiettivo l’Italia dei contadini, delle lotte sociali, della trasformazione culturale e antropologica del Paese. Ha documentato con sensibilità e rigore eventi fondamentali del nostro tempo.
Tra i suoi lavori più noti figura il “Viaggio in Lucania” del 1960, compiuto in compagnia di Carlo Levi nei luoghi narrati nel celebre romanzo Cristo si è fermato a Eboli.
Questo viaggio, carico di suggestione e memoria, fu parte integrante della preparazione per “Lucania ’61”, opera pittorica di Levi esposta all’Esposizione Internazionale di Torino.
Le fotografie di Carbone scattate in quell’occasione sono oggi custodite presso il Museo di Palazzo Lanfranchi a Matera. Quelle foto restituiscono, con sensibilità e rigore, la verità dei volti, dei paesaggi e della dignità contadina del Sud.
Mario Carbone: un occhio testimone del Novecento italiano
Nato a San Sosti, in Calabria, nel 1924, Mario Carbone ha attraversato oltre un secolo di storia italiana con lo sguardo di chi non si limita a osservare, ma entra in relazione profonda con ciò che ritrae.
La sua opera si è sempre distinta per un approccio etico e partecipato, che gli ha permesso di realizzare reportage sociali di grande impatto, spesso accanto a intellettuali e artisti del suo tempo.
I Musei Nazionali di Matera, in un messaggio ufficiale, hanno voluto sottolineare l’importanza della presenza di Mario Carbone tra le collezioni permanenti del museo.
Riconoscimenti e tributi in Italia e all’estero
Regista e direttore della fotografia di numerosi film e documentari, a Mario Carbone si devono cortometraggi e serie educative per la scuola e per la Rai. Tra i numerosi riconoscimenti ricordiamo tre Nastri d’Argento e il Premio San Marco alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1967.
Le sue opere sono oggi conservate anche al MoMA di New York, e sono oggetto di crescente interesse da parte della critica e del pubblico.
Il progetto Carbone 100, una grande mostra diffusa, realizzata in vari luoghi istituzionali della sua terra natale, ha avuto il merito di riportare all’attenzione nazionale l’attualità e la vastità dello sguardo di Carbone.
LPP
Mario Carbone, morto all’età di 101 anni, è stato una delle figure più significative dell’arte fotografica del secondo Novecento.
Fotografo, regista, documentarista, Carbone ha raccontato con il suo obiettivo l’Italia dei contadini, delle lotte sociali, della trasformazione culturale e antropologica del Paese. Ha documentato con sensibilità e rigore eventi fondamentali del nostro tempo.
Tra i suoi lavori più noti figura il “Viaggio in Lucania” del 1960, compiuto in compagnia di Carlo Levi nei luoghi narrati nel celebre romanzo Cristo si è fermato a Eboli.
Questo viaggio, carico di suggestione e memoria, fu parte integrante della preparazione per “Lucania ’61”, opera pittorica di Levi esposta all’Esposizione Internazionale di Torino.
Le fotografie di Carbone scattate in quell’occasione sono oggi custodite presso il Museo di Palazzo Lanfranchi a Matera. Quelle foto restituiscono, con sensibilità e rigore, la verità dei volti, dei paesaggi e della dignità contadina del Sud.
Mario Carbone: un occhio testimone del Novecento italiano
Nato a San Sosti, in Calabria, nel 1924, Mario Carbone ha attraversato oltre un secolo di storia italiana con lo sguardo di chi non si limita a osservare, ma entra in relazione profonda con ciò che ritrae.
La sua opera si è sempre distinta per un approccio etico e partecipato, che gli ha permesso di realizzare reportage sociali di grande impatto, spesso accanto a intellettuali e artisti del suo tempo.
I Musei Nazionali di Matera, in un messaggio ufficiale, hanno voluto sottolineare l’importanza della presenza di Mario Carbone tra le collezioni permanenti del museo.
Riconoscimenti e tributi in Italia e all’estero
Regista e direttore della fotografia di numerosi film e documentari, a Mario Carbone si devono cortometraggi e serie educative per la scuola e per la Rai. Tra i numerosi riconoscimenti ricordiamo tre Nastri d’Argento e il Premio San Marco alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1967.
Le sue opere sono oggi conservate anche al MoMA di New York, e sono oggetto di crescente interesse da parte della critica e del pubblico.
Il progetto Carbone 100, una grande mostra diffusa, realizzata in vari luoghi istituzionali della sua terra natale, ha avuto il merito di riportare all’attenzione nazionale l’attualità e la vastità dello sguardo di Carbone.
LPP