Addio a Priscilla Pointer, attrice di “Carrie” e “Dallas”, morta a 100 anni.

Priscilla Pointer si è spenta a 100 anni in una casa di riposo a Ridgefield, nel Connecticut.
Attrice di talento e figura familiare del piccolo e grande schermo, è ricordata per i suoi intensi ruoli materni, spesso al fianco della figlia Amy Irving.
Una carriera segnata dai ruoli materni
Nel 1976 interpreta la madre della protagonista in Carrie – Lo sguardo di Satana, diretto da Brian De Palma, accanto alla figlia Amy.
Un ruolo diventato cult che segna l’inizio di una lunga serie di interpretazioni in cui incarna la figura materna.
Recita ancora con Amy in altri sei film, creando una rara alchimia familiare sul set.
Negli anni Settanta e Ottanta appare in pellicole di grande impatto come In cerca di Mr. Goodbar con Diane Keaton, Velluto blu di David Lynch e The Falcon and the Snowman con Sean Penn.
In ognuna di queste produzioni, la Pointer si distingue per la sua capacità di trasmettere empatia, fragilità e forza, diventando un volto riconoscibile per più generazioni di spettatori.
Il successo televisivo con “Dallas”
Il pubblico televisivo la ricorda soprattutto per Dallas, la celebre soap opera trasmessa dalla CBS.
Nel ruolo della madre del personaggio interpretato da Victoria Principal, Priscilla Pointer conquista il piccolo schermo con una presenza elegante e autorevole.
Anche nella fiction, come nella vita, la famiglia resta un tema centrale della sua carriera.
Cinema in famiglia: recita nei film del figlio David Irving
Oltre ai progetti con la figlia Amy, Priscilla collabora anche con il figlio regista David Irving.
Appare in tre delle sue pellicole: il musical Rumpelstiltskin, la dark comedy Good-bye, Cruel World e l’horror C.H.U.D. II: Bud the Chud.
Un percorso artistico profondamente intrecciato alla vita familiare, elemento distintivo della sua lunga carriera.
Le origini teatrali e il sodalizio con Jules Irving
Prima di approdare al cinema e alla televisione, Priscilla Pointer si forma a teatro.
Calcò i palcoscenici di Broadway in opere di grande prestigio come Un tram che si chiama Desiderio e I condannati di Altona.
Molte volte fu diretta dal marito Jules Irving, conosciuto in Europa durante una tournée teatrale dell’esercito con la commedia Brother Rat.
Insieme formano una delle coppie più influenti del teatro americano degli anni ’50 e ’60, prima di trasferire la propria sensibilità artistica anche al mondo dello spettacolo cinematografico.
La morte e l’eredità artistica
Priscilla Pointer è morta serenamente nella casa di riposo di Ridgefield, dove viveva negli ultimi anni.
Con la sua scomparsa si chiude un secolo di vita dedicato all’arte, al teatro, al cinema e soprattutto alla famiglia.
Resta il ricordo di un’attrice capace di rendere profondi anche i ruoli più secondari, lasciando un’impronta indelebile nel cuore degli spettatori.
Priscilla Pointer si è spenta a 100 anni in una casa di riposo a Ridgefield, nel Connecticut.
Attrice di talento e figura familiare del piccolo e grande schermo, è ricordata per i suoi intensi ruoli materni, spesso al fianco della figlia Amy Irving.
Una carriera segnata dai ruoli materni
Nel 1976 interpreta la madre della protagonista in Carrie – Lo sguardo di Satana, diretto da Brian De Palma, accanto alla figlia Amy.
Un ruolo diventato cult che segna l’inizio di una lunga serie di interpretazioni in cui incarna la figura materna.
Recita ancora con Amy in altri sei film, creando una rara alchimia familiare sul set.
Negli anni Settanta e Ottanta appare in pellicole di grande impatto come In cerca di Mr. Goodbar con Diane Keaton, Velluto blu di David Lynch e The Falcon and the Snowman con Sean Penn.
In ognuna di queste produzioni, la Pointer si distingue per la sua capacità di trasmettere empatia, fragilità e forza, diventando un volto riconoscibile per più generazioni di spettatori.
Il successo televisivo con “Dallas”
Il pubblico televisivo la ricorda soprattutto per Dallas, la celebre soap opera trasmessa dalla CBS.
Nel ruolo della madre del personaggio interpretato da Victoria Principal, Priscilla Pointer conquista il piccolo schermo con una presenza elegante e autorevole.
Anche nella fiction, come nella vita, la famiglia resta un tema centrale della sua carriera.
Cinema in famiglia: recita nei film del figlio David Irving
Oltre ai progetti con la figlia Amy, Priscilla collabora anche con il figlio regista David Irving.
Appare in tre delle sue pellicole: il musical Rumpelstiltskin, la dark comedy Good-bye, Cruel World e l’horror C.H.U.D. II: Bud the Chud.
Un percorso artistico profondamente intrecciato alla vita familiare, elemento distintivo della sua lunga carriera.
Le origini teatrali e il sodalizio con Jules Irving
Prima di approdare al cinema e alla televisione, Priscilla Pointer si forma a teatro.
Calcò i palcoscenici di Broadway in opere di grande prestigio come Un tram che si chiama Desiderio e I condannati di Altona.
Molte volte fu diretta dal marito Jules Irving, conosciuto in Europa durante una tournée teatrale dell’esercito con la commedia Brother Rat.
Insieme formano una delle coppie più influenti del teatro americano degli anni ’50 e ’60, prima di trasferire la propria sensibilità artistica anche al mondo dello spettacolo cinematografico.
La morte e l’eredità artistica
Priscilla Pointer è morta serenamente nella casa di riposo di Ridgefield, dove viveva negli ultimi anni.
Con la sua scomparsa si chiude un secolo di vita dedicato all’arte, al teatro, al cinema e soprattutto alla famiglia.
Resta il ricordo di un’attrice capace di rendere profondi anche i ruoli più secondari, lasciando un’impronta indelebile nel cuore degli spettatori.