Bergamo. Furto durante un funerale.

Furto durante un funerale: 26enne kazako ruba da un carro funebre a Bergamo.
Sabato 19 luglio a Bergamo, un episodio inquietante ha turbato una cerimonia funebre.
Un giovane kazako di 26 anni, disoccupato e già noto alle forze dell’ordine, ha approfittato dei primi minuti del funerale per introdursi nel carro funebre e rubare un marsupio.
L’episodio è avvenuto durante il funerale di una parente di un agente della Polizia di Stato, alla presenza di numerosi poliziotti, molti dei quali fuori servizio ma presenti per sostenere il collega in lutto.
Il furto in piena cerimonia funebre nel carro funebre parcheggiato davanti alla chiesa
Dopo aver forzato la portiera, si è seduto al posto di guida e ha iniziato a rovistare tra gli effetti personali all’interno del veicolo.
Gli addetti delle onoranze funebri, accorgendosi del furto, hanno immediatamente dato l’allarme.
Scoperto, il ladro si è dato alla fuga, portando con sé un marsupio sottratto poco prima da un secondo veicolo, un furgone di supporto della stessa agenzia funebre.
L’inseguimento e il recupero del bottino
Il 26enne kazako è stato inseguito da alcuni agenti fuori servizio presenti alla cerimonia.
La fuga è durata pochi minuti: i poliziotti lo hanno raggiunto presso la sua abitazione, situata non lontano dalla chiesa.
All’interno dell’appartamento, gli agenti hanno recuperato il marsupio rubato, contenente portafoglio, documenti personali e chiavi, restituendolo ai legittimi proprietari.
Accompagnato in Questura, il giovane è stato identificato e denunciato per furto.
Ma il caso ha avuto un ulteriore risvolto: il ladro ha pubblicato una storia su Instagram mostrando il verbale di elezione di domicilio, gesto interpretato dagli investigatori come una provocazione verso le forze dell’ordine.
L’episodio di Bergamo accende nuovamente i riflettori sulla necessità di maggiore sicurezza anche in contesti considerati inviolabili, come i funerali.
Il gesto sfrontato del giovane kazako ha suscitato sgomento nella comunità, aggravato dal luogo e dalle circostanze in cui si è verificato il furto.
Furto durante un funerale: 26enne kazako ruba da un carro funebre a Bergamo.
Sabato 19 luglio a Bergamo, un episodio inquietante ha turbato una cerimonia funebre.
Un giovane kazako di 26 anni, disoccupato e già noto alle forze dell’ordine, ha approfittato dei primi minuti del funerale per introdursi nel carro funebre e rubare un marsupio.
L’episodio è avvenuto durante il funerale di una parente di un agente della Polizia di Stato, alla presenza di numerosi poliziotti, molti dei quali fuori servizio ma presenti per sostenere il collega in lutto.
Il furto in piena cerimonia funebre nel carro funebre parcheggiato davanti alla chiesa
Dopo aver forzato la portiera, si è seduto al posto di guida e ha iniziato a rovistare tra gli effetti personali all’interno del veicolo.
Gli addetti delle onoranze funebri, accorgendosi del furto, hanno immediatamente dato l’allarme.
Scoperto, il ladro si è dato alla fuga, portando con sé un marsupio sottratto poco prima da un secondo veicolo, un furgone di supporto della stessa agenzia funebre.
L’inseguimento e il recupero del bottino
Il 26enne kazako è stato inseguito da alcuni agenti fuori servizio presenti alla cerimonia.
La fuga è durata pochi minuti: i poliziotti lo hanno raggiunto presso la sua abitazione, situata non lontano dalla chiesa.
All’interno dell’appartamento, gli agenti hanno recuperato il marsupio rubato, contenente portafoglio, documenti personali e chiavi, restituendolo ai legittimi proprietari.
Accompagnato in Questura, il giovane è stato identificato e denunciato per furto.
Ma il caso ha avuto un ulteriore risvolto: il ladro ha pubblicato una storia su Instagram mostrando il verbale di elezione di domicilio, gesto interpretato dagli investigatori come una provocazione verso le forze dell’ordine.
L’episodio di Bergamo accende nuovamente i riflettori sulla necessità di maggiore sicurezza anche in contesti considerati inviolabili, come i funerali.
Il gesto sfrontato del giovane kazako ha suscitato sgomento nella comunità, aggravato dal luogo e dalle circostanze in cui si è verificato il furto.



















































































