Cimitero di Marsciano (PG) lite per l’edicola funeraria: il Tar respinge il ricorso.

Nel cimitero di Marsciano, in provincia di Perugia scoppia una lite familiare per la costruzione di una nuova edicola funeraria accanto a una cappella gentilizia preesistente.
Una famiglia, assistita dall’avvocato Margherita Tascini, ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale dell’Umbria.
L’obiettivo era bloccare la realizzazione di una sepoltura ritenuta “troppo vicina” al proprio sepolcro di famiglia.
Il Comune di Marsciano e la famiglia concessionaria si sono costituiti in giudizio per difendere la legittimità dell’opera.
I motivi del ricorso: distanza, manutenzione e igiene
Secondo i ricorrenti, la concessione avrebbe violato diverse normative.
Sostenevano che:
-
Non era stato aggiornato il Piano cimiteriale.
-
Non era stato acquisito il parere igienico-sanitario dell’Asl.
-
Non era stata espletata una gara pubblica.
-
Non erano state rispettate le distanze minime tra le sepolture.
Inoltre, lamentavano che l’edicola funeraria fosse stata costruita in aderenza alla loro cappella, impedendo una corretta manutenzione e causando problemi di stillicidio a causa di un tetto più alto.
Il Tar chiarisce: il cimitero resta suolo pubblico
I giudici amministrativi, però, hanno respinto il ricorso nel merito.
Hanno stabilito che la concessione di un’area cimiteriale crea un diritto di sepolcro assimilabile al diritto di superficie, ma non attribuisce una proprietà privata piena.
Pertanto, il titolare di una cappella non può vantare diritti esclusivi sul terreno demaniale adiacente.
Non è dunque possibile impedire la costruzione di nuove edicole funerarie nelle vicinanze.
Secondo il Tar, la pretesa di imporre distanze maggiori o di annullare la concessione è inammissibile.
Il ricorso è stato rigettato, con compensazione delle spese tra le parti.
Cimitero di Marsciano l’edicola funeraria resterà al suo posto
La nuova edicola funeraria nel cimitero di Marsciano potrà quindi rimanere accanto alla cappella contestata.
Una sentenza che ribadisce un principio fondamentale: nel cimitero, il suolo resta demaniale e non si può pretendere di esercitare diritti esclusivi su aree non concesse.
Un chiarimento importante non solo per questo caso, ma anche per eventuali future dispute tra sepolcri e cappelle di famiglia.
LPP
Nel cimitero di Marsciano, in provincia di Perugia scoppia una lite familiare per la costruzione di una nuova edicola funeraria accanto a una cappella gentilizia preesistente.
Una famiglia, assistita dall’avvocato Margherita Tascini, ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale dell’Umbria.
L’obiettivo era bloccare la realizzazione di una sepoltura ritenuta “troppo vicina” al proprio sepolcro di famiglia.
Il Comune di Marsciano e la famiglia concessionaria si sono costituiti in giudizio per difendere la legittimità dell’opera.
I motivi del ricorso: distanza, manutenzione e igiene
Secondo i ricorrenti, la concessione avrebbe violato diverse normative.
Sostenevano che:
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Non era stato aggiornato il Piano cimiteriale.
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Non era stato acquisito il parere igienico-sanitario dell’Asl.
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Non era stata espletata una gara pubblica.
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Non erano state rispettate le distanze minime tra le sepolture.
Inoltre, lamentavano che l’edicola funeraria fosse stata costruita in aderenza alla loro cappella, impedendo una corretta manutenzione e causando problemi di stillicidio a causa di un tetto più alto.
Il Tar chiarisce: il cimitero resta suolo pubblico
I giudici amministrativi, però, hanno respinto il ricorso nel merito.
Hanno stabilito che la concessione di un’area cimiteriale crea un diritto di sepolcro assimilabile al diritto di superficie, ma non attribuisce una proprietà privata piena.
Pertanto, il titolare di una cappella non può vantare diritti esclusivi sul terreno demaniale adiacente.
Non è dunque possibile impedire la costruzione di nuove edicole funerarie nelle vicinanze.
Secondo il Tar, la pretesa di imporre distanze maggiori o di annullare la concessione è inammissibile.
Il ricorso è stato rigettato, con compensazione delle spese tra le parti.
Cimitero di Marsciano l’edicola funeraria resterà al suo posto
La nuova edicola funeraria nel cimitero di Marsciano potrà quindi rimanere accanto alla cappella contestata.
Una sentenza che ribadisce un principio fondamentale: nel cimitero, il suolo resta demaniale e non si può pretendere di esercitare diritti esclusivi su aree non concesse.
Un chiarimento importante non solo per questo caso, ma anche per eventuali future dispute tra sepolcri e cappelle di famiglia.
LPP